mi sento al sicuro solo se guardando la mia ombra penso a quante strade prenderà senza di me. la mia proiezione mi precede, anche quando sono le dodici. il corpo la segue, certe volte, a notevole distanza. al riparo dalla mia ombra, io continuo a vivere del mio disorientamento. al riparo dalla mia ombra, io continuo a guardarmi dentro. rinvio l'uscita, sono brava.
sono l'ombra di me stessa, per fortuna.
Gioco come i bimbi a pestar l’ombra.
RispondiEliminaCoi piedi
i piedi della mia trattengo,
o forse lei mi tiene.
La tua mi sfugge,
anche si mi inginocchio,
anche se con il corpo tutto
la abbraccio al suolo.
grazie Omero, mi ritrovo spesso nelle tue parole. anche in queste, per l'ennesima volta.
RispondiEliminaa presto